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Alla sera

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T'aspetto, oh sera, tacito t'aspetto
quando il tramonto tutto il cielo oscura
allora il vuoto, il nulla, invade il petto
sale, col buio, e inquieta la paura.

E lo sconforto scende giù dal tetto
mi sento intrappolato in quattro mura,
sudato mi rigiro dentro il letto
ed analizzo la mia vita impura.

A Lei vo' col pensiero dolcemente,
immagino che sia una cara amica
che mi venga a trovare sorridente

e con parole tenere mi dica
ogni ansia di sgombrare dalla mente,
che sorte e cielo più non maledica.

Poi tacito e sereno a lei m'affido
in un mondo di quiete alfin confido.

sonetto ritornellato

 cristina - 02/01/2018 10:40:00 [ leggi altri commenti di cristina » ]

Com’è armoniosa, malinconica, sorridente e bella.

 Giulia Bellucci - 02/01/2018 10:01:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

Ti chiedo scusa per l’osservazione ma nasce dal fatto che anche io ogni tanto provo a cimentarmi a scrivere in sonetti e, a volte, quando proprio non voglio cambiare una parola ma il conteggio non torna, mi chiedo se potrei anche non arrovellarmi il cervello e lasciare le cose come stanno.
Concordo con tutti coloro che hanno commentato positivamente il testo e con il premio ricevuto. Quando ho iniziato a leggerlo mi sono illuminata e non esagero. Mi ha colpito profondamente e mi è venuto in mente il Fiscolo e mi sono fermata a lui per non apparire esagerata.

 Salvatore Armando Santoro - 02/01/2018 09:47:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

PER ANGELO GALANTE
Non sto a ripetere le considerazioni già espresse a Giulia, che sicuramente leggerai, ma ti ringrazio dell’attenzione e della bella critica rivolta al sonetto. Ti auguro un ottima continuazione d’anno ed un sereno 2018. Armando

 Salvatore Armando Santoro - 02/01/2018 09:43:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

PER GIULIA BELLUCCI
L’analisi da te fatta è giusta. Intanto questa poesia ha ottenuto un 1° Premio ad un Bando Letterario a Taranto e sicuramente risente dell’influenza dei miei interessi sulla poesia classica ed il Foscolo pesa in modo particolare nella costruzione di questo sonetto e mi fa piacere che te ne sia accorta. Altri amici hanno già commentato positivamente questa lirica asserendo che può gareggiare, quanto ad eleganza, musicalità e costruzione metrica, con i grandi autori che già hanno affrontato il tema della "Sera", tipo Dante Alighieri, Giovanni Pascoli e Giacomo Leopardi. Grazie per l’attenzione e Buon Anno!

 Arcangelo Galante - 02/01/2018 09:38:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

La sera è il momento in cui le forze calano, perché le energie sono state altamente impegnate nel fare e sopportare tutto ciò che si è dovuto incontrare nell’arco della giornata. Ma quella del caro e vecchio amico Salvatore, rimane una splendida sera, pronta a lasciare il posto alla luce intensa di sentimenti universali, che tutto rischiara nella mente dei cercatori amanti della quiete.
L’autore, si immerge nell’accattivante atmosfera crepuscolare, giacchè viene rapito da pensieri particolari, rivolti a Lei, simili a nascoste perle di sensazioni che superano la sensibilità dell’uomo stesso. Cerca sollievo e conforto, perchè, proprio la sera, gli porta consiglio, gaiezza, e parla, a chi la vive eternamente, liberandolo da ansie e concitate emozioni.
Bravo, come al solito, persino nello scrivere il sonetto che hai desiderato farci leggere.
Cordialmente, ti saluto!

 Giulia Bellucci - 02/01/2018 09:00:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

I sonetti mi affascinano molto e questo è bellissimo. Ho pensato alla sera di Foscolo. Anche qui c’è questa sera che giunge aspettatate. La sera è il momento della quiete, della meditazione. Difatti giunge un iniziale senso di sconforto dovuto a un riesame quasi della propria vita. Poi la riconciliazione e la mente si libera da quei pensieri che creano ansia.
L’unico dubbio mi viene da qualche verso che forse non è proprio un endecasillabo ma potrei anche sbagliarmi io.
Auguri di un Felice 2018.

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